Ferie, sempre periodo di cambiamento

Buongiorno amici, sì, sono nel pieno delle ferie anzi, a dirla tutta, stanno volgendo al termine.
Ne ho approfittato per ricavarmi tutto il tempo che durante l’anno mi manca per fare il punto su un po’ di cose.

nichiren


Ma quale riposo!


Le ferie estive sono sempre un periodo di cambiamento per me. Arriva il momento di fermarsi e cominciare a valutare tutto sotto la giusta prospettiva.

Ho preso delle decisioni importanti, ho deciso di fare finalmente il grande salto è di cambiare drasticamente la mia alimentazione.
Ebbene sì, sono diventato vegano, sia per una questione di salute che per una questione etica.
Non voglio scendere troppo nei dettagli, ma il passo decisivo l’ho fatto dopo aver visto alcuni documentari ma, credetemi, era un’idea che avevo già in mente da tempo. In realtà negli ultimi anni sono stato un vegetariano ibrido, mi concedevo tante libertà, quindi diventare vegano è stato un passo naturale.

Avevo un romanzo che avevo iniziato a scrivere, durante una delle mie meditazioni volevo andare a fondo sulla trama del romanzo.
Cosa è successo?
La stessa notte ho fatto un sogno lucido, un qualcosa di incredibile. In piena notte ho trascritto l’intero sogno e sono uscite fuori cinque pagine di file word.
Ogni collegamento, ogni piccola decisione, il background dei personaggi, tutto chiaro e completo.
Inutile dirvi che lo sto scrivendo, con molta calma, non voglio affrettare le cose, anche perché fino a febbraio del 2022 ho delle uscite programmate.

Sono ormai completamente catturato dal magico mondo dello Yoga, che mi sta aiutando molto a fare luce dentro di me, affiancato alla mia pratica buddista e alle mie meditazioni quotidiane.
Ma quanto sto scoprendo di me?
Quante cose sto capendo?
Inizio ad ascoltare anche il mio corpo, e a comprenderlo.

Si cambia!

Il problema è che quando inizi a cambiare, le persone che sono troppo legate alle loro basi cominciano ad aver paura del tuo cambiamento. Ti guardano con diffidenza, e da lì il passo è breve per cominciare a ricevere su di te tutte le loro paure e frustrazioni.
Ragionate un secondo con me, quando nasciamo noi non abbiamo nessun limite. Da bambini possiamo decidere di essere chiunque. Io volevo essere un astrofisico e uno scrittore.
Crescendo, però, cominciano le barriere, le prime sono poste dalla nostra famiglia, poi dalla società.
Le loro paure, le loro ideologie cominciano a limitarci, e questi sogni finiscono per rimanere tali.
Non è molto diverso dalla speciazione.
Noi seguiamo la strada della nostra specie madre, e se cerchiamo di allontanarci, di uscire dalle rotaie che ci sono state imposte, e che per noi rappresentano una normalità soffocante, ecco che veniamo visti come gli strani. Rischiamo anche di perdere le persone a noi vicine, perché stiamo cambiando, e il cambiamento non è ben visto.

Noi crediamo che la vita sia caotica, ma se ragioniamo, percorriamo sempre lo stesso pattern. I soliti pensieri, gli stessi gesti, le abitudini.
Tornando all’alimentazione, cambiare alimentazione è semplicemente una modifica delle abitudini.
Un tra gli obiettivi è anche quello di ridurre l’utilizzo della plastica e indirizzarmi sempre di più verso uno stile di vita più eco sostenibile. Per prima cosa ho ridotto al minimo l’utilizzo della fast fashion. Ma questo è solo un cambio di abitudini. Nulla di così radicale.
Siamo stati abituati a mangiare in un certo modo, a pensare in una certa maniera, a vestirci acquistando determinate marche. Siamo stati abituati, appunto.

Quello che sto facendo io è semplicemente abbandonare la strada che ho sempre percorso, avventurandomi dentro di me e riscoprire cose che avevo completamente dimenticato.

Sono strano?



Una persona a me cara mi ha detto: ma non hai paura di essere visto come una persona strana?
La mia risposta? No, semplicemente io mi vedo come una persona che ha preso coscienza del proprio corpo e dell’ambiente che lo circonda. Inoltre, se avessi dato importanza alle parole altrui non avrei mai inseguito il mio sogno e non avrei mai cambiato lavoro.
La società è castrante e asfissiante. Io voglio respirare e guardare il mondo. Tutto qui.

Insomma, anche queste ferie hanno portato aria di cambiamento e nuova consapevolezza. Spesso mi dicevo: ok, mi do tempo un mese e metto tutto in atto. No, questa volta ho iniziato subito a muovermi. Perché rimandare? Perché continuare a creare scuse?
Giusto?

Ricordate, siate grati per ogni cosa che avete. Anche i problemi, abbracciateli e prendeteli come una sfida per crescere a migliorarvi. Non dimenticate mai quanto siete speciali e unici!

Vi abbraccio, ci sentiamo a settembre, e Buon Ferragosto!

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